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«Mi stupisce in Cesare De Angelis la dote di commuoversi. Lui se ne vergogna, quando i ragazzi del Laboratorio di scrittura gli chiedono di leggere le sue composizioni, narrative o poetiche, che spesso invia con i moderni mezzi della comunicazione veloce, accompagnati da immagini struggenti e tenere. Se ho un titolo speciale per introdurre questo libro, rendermi pubblicamente amico e promotore della raccolta, è proprio per questa circostanza gradita agli astri di un cielo benevolo: dai primi incontri del Laboratorio sono sprizzati, continui, i fuochi d'artificio dai fogli di Cesare, sempre più numerosi, fino a convincere Caterina Bagni e Manuel Onorati a raccoglierli insieme.»